Quinto concerto – venerdì 24 febbraio 2023, ore 21, Auditorium Mozart di Ivrea – della XXIX stagione musicale dell’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte.
In occasione dei cento anni dalla nascita di Lelio Luttazzi – pianista, attore, cantante, direttore d’orchestra, showman, conduttore televisivo e radiofonico, scrittore e regista – viene dedicata una serata all’eclettico personaggio triestino da parte del Nidi Ensemble, dal titolo “Il giovanotto matto”. Lo spettacolo debutta ad Ivrea, in prima esecuzione assoluta.
Al fianco di Alessandro Nidi, non solo pianista ma anche curatore degli arrangiamenti e della direzione musicale, il gruppo Nidi Ensemble: Massimo Ferraguti, clarinetto e sax, Nadio Marenco, fisarmonica
Riccardo Gatti, trombone, Gabriele Sommi, contrabbasso, Giuliano Nidi, batteria, Francesca Tripaldi, Maria Sessa, Simone Tangolo, canto e recitazione.
Programma
Il giovanotto matto
Omaggio a Lelio Luttazzi in occasione dei cento anni dalla nascita
Lelio Luttazzi (1923 – 2010): Nostalgia della musica – Il giovanotto matto – L’ottimista
John Kander (1927) e Fred Ebb (1928 – 2004): Meinn herr – Don’t tell Mama
Lelio Luttazzi: Chi sei tu – Uno come me – Mi piace – Sarebbe stupendo
Johann Sebastian Bach (1685 – 1750): Concerto per violino BWV 1041
dal primo movimento, Allegro moderato
Giuseppe Verdi (1813 – 1901): Noi siamo zingarelle da La traviata
Astor Piazzolla (1921 – 1992): Adios nonino
Lelio Luttazzi: Legato ad uno scoglio – Medley: Sono tanto pigro, Una zebra a pois, Vecchia America, Quando una ragazza a New Orleans, Sentimentale, Era bella, Canto anche se sono stonato, Chiedimi tutto, El can de Trieste
Più si diventa grandi e più si scopre che il periodo dell’infanzia risulta fondamentale nelle scelte che ti accompagneranno nella vita. Dentro di me rimangono segnati dall’emozione tutti i passaggi musicali che mio padre, i miei fratelli, fortunatamente tutti musicisti, mi hanno “costretto” ad ascoltare. Uno di questi momenti era costituito dalle trasmissioni del sabato sera con Lelio Luttazzi. La sua ironia, la gentilezza, la leggerezza, i duetti con Mina e con i più grandi interpreti di quel momento, la sua arte pianistica, quella voglia di swing che usciva, quasi incontrollata, dalla sua persona…