Il procuratore generale del Piemonte, Gian Carlo Caselli, ha presentato al Csm (consiglio superiore della magistratura) la domanda per diventare capo della Procura presso il tribunale di Torino. Se la domanda verrà accolta, Caselli subentrerà a Marcello Maddalena, che per effetto della riforma dell’ordinamento giudiziario si vedrà decadere dalla carica il prossimo 27 gennaio. Nei giorni scorsi 37 pubblici ministeri della Procura di Torino avevano chiesto a Caselli, con una lettera, di prendere questa iniziativa “per garantire continuità con il lavoro di Maddalena”. “La mia domanda – commenta Caselli – è solo il primo passo di un percorso lungo e soggetto a molte variabili”. Maddalena, peraltro, presentare un ricorso al Tar per bloccare il proprio trasferimento. Per diventare procuratore capo a Torino, Caselli dovrebbe lasciare la più importante carica della magistratura inquirente del Piemonte, ma lui stesso dice di non considerare questa eventualità come una “retrocessione”. “Gli uffici giudiziari – osserva – hanno tutti la stessa dignità. Certo, l’ipotesi di non lavorare più con una procura generale al fianco di colleghi di prim’ordine è un problema. Ma poter lavorare in una Procura che in passato è stata diretta da magistrati come Bruno Caccia (ucciso dalla mafia nei primi anni Ottanta), Francesco Marzachì e lo stesso Marcello Maddalena ha la sua importanza professionale”.

Condividi su facebook