Contessa uccisa per rapina a Torino: condanne a 18 e 14 anni
Fu uccisa nel garage della sua casa durante un tentativo di rapina, a Torino, la contessa Italia Viglino Cibrario: per quel delitto, scambiato in un primo tempo per una morte naturale, oggi il gup Sandra Recchione ha condannato tre romeni a pene inferiori a quelle chieste dal pm Andrea Bascheri, che per l’imputato principale aveva invocato l’ergastolo. La sentenza, pronunciata dopo un rito abbreviato, riguarda Doru Freda, cui sono stati inflitti 18 anni di reclusione (per lui la pubblica accusa voleva il carcere a vita), Saveluc Gelu (14 anni) e Nicoleta Fodor, ex badante della nobildonna e presunta basista (8 anni per “concorso anomalo” nell’omicidio). La contessa Viglino Cibrario fu trovata senza vita la sera del 16 dicembre 2005 nel sotterraneo di una elegante palazzina dell’esclusivo quartiere della Crocetta. Le indagini del pm Bascheri e della Squadra Mobile, supportate dalle analisi del medico legale Lorenzo Varetto, accertarono ben presto che non era stata stroncata da un malore o da una banale caduta, ma era morta dopo un’aggressione. Dopo alcuni mesi gli investigatori risalirono al terzetto di romeni.