È morta Luciana Frassati Gawronska
È morta alle 7 di stamani Luciana Frassati Gawronska. La signora, che aveva compiuto 105 anni il 18 agosto scorso, è morta nel sonno nella sua casa di Pollone, un piccolo centro del Biellese. I funerali si svolgeranno martedì, a Torino, con una cerimonia nella cattedrale. Sarà sepolta a Pollone nella tomba di famiglia, accanto al fratello, Pier Giorgio, beatificato da Giovanni Paolo II. Luciana Frassati è nata in un ambiente sociale che univa aristocrazia, politica, cultura. Figlia di Alfredo Frassati – l’uomo che nel 1895 fondò la “Stampa” – e della pittrice Adelaide Ametis, ha sposato il diplomatico polacco Jan Gawronski viaggiando per i luoghi più caldi d’Europa, scenario della futura tragedia bellica: da Berlino a Vienna, da Roma alla Turchia, alla Polonia. Scrittrice e poetessa, è autrice di “Il destino passa per Varsavia” considerato da Renzo De Felice come un’importante testimonianza per capire lo svolgimento della crisi prebellica. Luciana Frassati Gawronska ha infatti conosciuto l’Europa “sull’orlo del baratro” e l’ha attraversata a contatto con i grandi dell’epoca. Intima di Alma Mahler, amica di Chaplin, di Wilhelm Furtwanger, di Arturo Toscanini, di Dolfuss, dei von Papen, di Ciano, Grandi, Giolitti e del Duce, ha fatto parte di quell’establishment d’anteguerra che le ha permesso, nonostante la situazione, di potersi muovere liberamente tra l’Italia e la Polonia, svolgendo rischiose attività in favore di quel paese che nel 1993 ne ha riconosciuto l’impegno decorandola con la Stella dell’Ordine al merito della Repubblica. Una vita dunque unica, ma anche intensa sotto il profilo più strettamente privato, come testimonia l’ampiezza della sua famiglia: i numerosi figli (Jas, Alfredo, Wanda, Giovanna, Maria Grazia, Nella) e 13 nipoti. Laureata in legge, ha scritto libri di memorie, raccolte di poesia e le biografie del fratello Pier Giorgio e del padre Alfredo.