Assemblee calde a Mirafiori sul welfare
“Si ci sono state contestazioni, ma civili e previste….”. È l’opinione di Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, gli operai invece la pensano diversamente. “Lo abbiamo contestato con fischi ma soprattutto con argomentazioni forti… Non può dirmi che con 57 anni e 35 anni di contributi non posso ancora andare in pensione… lui dice siamo tutti poveri, ma io guadagno 980 euro al mese e lui?…” Assemblee calde oggi a Mirafiori. Tra una settimana il referendum sull’accordo del welfare e i vertici sindacali hanno iniziato a Torino le assemblee coi lavoratori. Più di mille all’incontro alle carrozzerie con Angeletti della Uil, centinaia a quelli con Gianni Rinaldini della Fiom e con esponenti di Cisl e Cgil. All’uscita del primo turno il nervosismo serpeggia ancora fra la gente: “Hanno abolito lo scalone ma con questi scalini forse è ancora peggio… 5mila lavoratori usuranti in Italia sono pochi, qui ce n’è almeno 15mila… Angeletti ha detto in assemblea che han firmato l’accordo perché tanto i sindacati non contano più nulla e noi gli abbiamo risposto: e allora che s’è venuto a fare qui…”.