6 dicembre 2007 – TRAGEDIA ALLA THYSSEN, MORIRANNO 7 OPERAI
Poco dopo l’una di notte, sulla linea 5 dell’acciaieria ThyssenKrupp di corso Regina Margherita a Torino, sette operai vengono investiti da una fuoriuscita di olio bollente, che prende fuoco. I colleghi chiamano i Vigili del Fuoco, all’1.15 arrivano le ambulanze del 118, i feriti vengono trasferiti in ospedale. Alle 4 del mattino muore il primo operaio, si chiama Antonio Schiavone. Nei giorni che seguiranno, dal 7 al 30 dicembre 2007, moriranno le altre sei persone ferite in modo gravissimo dall’olio bollente: si chiamavano Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo e Bruno Santino.
Degli operai coinvolti nell’incidente, l’unico superstite e testimone oculare si chiama Antonio Boccuzzi: lavora nella Thyssen da 13 anni, è un sindacalista della UILM, il suo ruolo sarà centrale nella denuncia delle colpe dell’azienda.
L’ inchiesta e il processo istruito dal pool di magistrati subalpini guidati dal procuratore Raffaele Guariniello porterà a pesanti condanne per i vertici della Thyssen. Per la prima volta in Italia verranno condannati per omicidio volontario con dolo eventuale. La sentenza verrà modificata e attenuata in appello. I due dirigenti tedeschi stanno scontando in Germania la condanna a 5 anni di reclusione nel regime di semilibertà.