5 dicembre 2005 – NOTTE DI SCONTRI A VENAUS
Per il movimento No Tav è una data tragica ma storica. Nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2005 le forze dell’ordine fanno irruzione nel presidio di Venaus, in Valle di Susa, per porre fine all’occupazione dei terreni su cui doveva essere allestito il cantiere per la realizzazione del tunnel esplorativo della linea ferroviaria Torino-Lione. Una ventina di manifestanti vengono feriti, alcuni anche in maniera grave.
Tre giorni dopo, l ‘ 8 dicembre si tiene una manifestazione di protesta contro tale sgombero: una marcia formata da circa 30.000 persone parte da Susa con destinazione Venaus. Durante la manifestazione, in località Passeggeri, si verificano alcuni contatti con le forze dell’ordine che non consentivano l’ingresso sulla strada provinciale per Venaus, ma la marcia prosegue. Giunta a Venaus, la popolazione rimuove le reti di recinzione del futuro cantiere e invade i prati, bloccando così l’ inizio lavori. Verrà costruito un nuovo presidio, situato di fronte al precedente, utilizzato come osservatorio nel caso fossero iniziati dei lavori.
Questi fatti portarono all’abbandono del progetto del 2003, criticato anche per i suoi problemi concettuali, ed alla formazione dell'”Osservatorio sulla Torino-Lione”.
Oggi il progetto di collegamentoferroviario fra Torino e Lione che fa parte del corridoio fra Est e Ovest voluto e finanziato dalla Comunità Europea è tra le opere prioritarie del governo italiano.