E’ stato il derby cittadino con il maggior numero di gol di scarto e il risultato non lascia spazio a fantasie su come andò quell’incontro.

Fu il risultato più pesante che il Torino inflisse alla Juventus e le pagine de La Stampa del giorno dopo non poterono far altro che mettere in evidenza la superiorità granata: “Se si considera che tre o quattro furono le sole scappate della Juventus, ognuno potrà concepire quale disperata difesa abbia essa opposto alle casacche granata, le quali dominarono letteralmente gli avversari bombardando di goal Pennaro (portiere), al quale va dato maggior merito, se la sconfitta non fu più grave.”

Il Toro giocava in trasferta con i fratelli Mosso, ben quattro vestivano la maglia granata: Francisco, Benito, Eugenio e Julio. Come si usava allora venivano numerati dall’I al IV. Il migliore era sicuramente Eugenio che ricopriva il ruolo di attaccante, in quella partita, proprio lui, mise a segno una tripletta nel secondo tempo. Il primo tempo era infatti terminato 2 a 0 grazie a una doppietta di Ruffa. Nella ripresa, oltre alla tripletta di Eugenio Mosso, ci fu una rete di Debernardi e una doppietta di Francisco Mosso che sancì il risultato definitivo. Questa fu la peggior sconfitta della storia della Juventus.

Il Torino chiuse il Girone Piemontese al terzo posto, La Juventus all’ultimo con soli tre punti. Il campionato del 1912/13 fu il primo in cui venne introdotta la regola della retrocessione, la Juventus quindi, essendo arrivata ultima, sarebbe dovuta scendere di categoria, ma grazie all’aiuto dell’ingegner Malvano, ex giocatore di Juventus e Inter, i bianconeri vennero ripescati e iscritti al girone della Lombardia che aveva un numero di squadre dispari. Grazie a questo escamotage la Juventus evitò la retrocessione decretata dal campo.

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