Intitolata a Calipari una via nel paese della Sgrena
Masera, il paese di Giuliana Sgrena rapita il 4 febbraio 2005 in Iraq, ha intitolato oggi una via a Nicola Calipari, il funzionario dei servizi segreti morto durante la liberazione della giornalista de “Il Manifesto”, avvenuta quaranta giorni dopo. Alla cerimonia erano presenti la Sgrena e i suoi genitori Franco e Antonietta: hanno scoperto la lapide che ricorda Calipari, un piccolo monumento in pietra posto al fondo della via che porta all’unica scuola elementare del paese. Era assente Rosa, la moglie del funzionario, impegnata in Calabria. Il viceprefetto del Verbano-Cusio-Ossola, Giovanni Cardi, il presidente della Provincia, Paolo Ravaioli, il sindaco di Masera, Michele Bruno, e il questore Luigi Minchella hanno ricordato la figura di “un servitore dello Stato morto per liberare la Sgrena”. “Un uomo speciale – ha detto il sindaco – capace di un grande gesto. Un uomo di cui, se le cose fossero andate bene durante la liberazione, non avremmo mai saputo il nome”. “Penso – ha aggiunto la Sgrena – sia importante ricordare Nicola con fatti concreti come questo. Farlo intitolandogli una strada dove passeranno tutti i giorni i bambini che vanno a scuola è molto importante: servirà a mantenere la memoria di Nicola Calipari”.