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02 settembre 2007

Dalla stalla alla tavola il prezzo del latte sale del 325%.

 Un’enormità. La denuncia parte dalla Coldiretti che oggi è scesa in piazza a Torino con gli allevatori e le loro mucche: per un litro di latte vengono pagati 32 centesimi. Quello stesso latte che le famiglie pagano quasi un euro e mezzo. Il presidente regionale Giorgio Ferrero: “Il prezzo del latte in Italia – è stato sottolineato dalla Coldiretti – aumenta di oltre quattro volte dalla stalla alla tavola dove raggiunge il valore di oltre 1,4 euro al litro, tra i più alti in Europa mentre la “paga” per il lavoro svolto dalle mucche resta a livelli insostenibili di 0,32 centesimi pari a circa quanto si paga un litro di acqua minerale. Si tratta di una situazione anomala e paradossale rispetto ai principali Paesi dell’Unione Europea dove ai consumatori il latte viene venduto a valori vicino all’euro ma agli allevatori viene pagato a valori superiori ai 0,4 euro”. Quello di oggi è il primo assaggio di una protesta che avrà la sua apoteosi con lo sciopero della spesa del 13 settembre organizzato dalle associazioni dei consumatori per contrastare il fortissimo aumento dei beni alimentari. Domani parte un’altra protesta degli agricoltori: con lo sciopero alla stalla sparirà dal mercato il 20% della produzione di latte. Certo pagheranno i consumatori, ma l’intenzione è quella di uscire da una situazione insostenibile per tutti. Gli allevatori non sono i soli a insorgere. Contro il caro latte, si sono mobilitati anche i produttori di formaggi e affini che lamentano un aumento dei costi e una difficoltà a mantenere alti i livelli alla produzione perché di latte in Italia ce né poco.



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