Timori per l’ecumenismo al Sinodo Valdese di Torre Pellice
“Siamo preoccupati dalle posizioni assunte dal Pontefice quando dice che l’unica chiesa è quella cattolica, anche noi siamo chiesa” dice Maria Bonafede, moderatore della Tavola Valdese. Oggi la cerimonia d’apertura con la consacrazione di tre nuovi pastori (nel tempio fra i fedeli, anche il ministro Paolo Ferrero, valdese, in forma privata) domani l’inizio vero e proprio dei lavori, ma nella comunità valdese radunata come ogni anno a Torre Pellice, in Piemonte, serpeggia il malumore e la preoccupazione. La strada dell’ecumenismo è stata sempre irta e difficile, ma secondo i seguaci di Valdo con l’avvento di Benedetto XVI è più insidiosa: “Si stanno facendo passi indietro specie negli ultimi due anni con papa Ratzinger” aggiunge la Bonafede. Sono trentamila i Valdesi in Italia, distribuiti in 150 chiese locali in tutta la penisola. Per tutta la settimana a Torre Pellice si svolgeranno i lavori della Tavola Valdese: si discuterà oltre che di ecumenismo, di immigrazione e di pena di morte per ribadire un secco e perentorio no.