Preti ricattati: card. Poletto, amareggiato attendo riscontri
Fino a quando non ci saranno “sentenze definitive” bisogna evitare di “emettere giudizi e, cosa ancora peggiore, generalizzare sospetti, dubbi e valutazioni pensando che l’eventuale peccato di qualcuno esprima lo stile di vita di molti”: è quanto afferma l’arcivescovo di Torino, Severino Poletto, a proposito della vicenda dei sacerdoti torinesi ricattati per le loro abitudini sessuali. Le parole del cardinale sono contenute in un messaggio che verrà letto in tutte le chiese della diocesi durante le messe del 15 agosto, solennità dell’Assunzione di Maria Vergine. Poletto, citando un passo di San Paolo (“Sono tribolato ma non schiacciato”), dice di avere il “cuore amareggiato ma forte e sereno”. Nel suo intervento esprime “fiducia” nei confronti della magistratura ma invita i fedeli a “esercitare il retto discernimento per rimanere nell’equilibrata valutazione delle situazioni”. I fatti, asserisce l’arcivescovo, vanno considerati con “saggia maturità cristiana, senza lasciarsi condizionare da interpretazioni di parte perché la verità, nel suo valore assoluto, richiede sempre ponderatezza e riscontri oggettivi”.