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09 agosto 2007

Speleologo croato ferito nelle grotte del Cuneese, recupero difficile

Ci vorranno parecchi giorni per il recupero dello speleologo rimasto ferito nell’esplorazione di una grotta nelle Alpi Marittime. L’uomo, Igor Jelevic, 43 anni, croato, ha una frattura a una caviglia e una lussazione ad una spalla, ma le sue condizioni sembrano buone. Si trova a quasi mille metri di profondità e per raggiungere il luogo dov’è ferito ci vogliono 5 ore di cammino. La grotta ha una dozzina di ingressi e si sviluppa per 40 chilometri. si trova nell’estremo lembo meridionale del Piemonte al confine con Francia e Liguria. Il comune è Briga Alta, nel Cuneese, e le montagne sono quelle del Marguareis. Lo speleologo faceva parte di un gruppo di esploratori. Durante l’escursione è scivolato ed è rimasto ferito e intrappolato. Pare che la zona dove si trova sia molto stretta, quindi per trasportarlo con una barella sarà necessario allargare la grotta. Sono al lavoro gli uomini del Cnas, Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, medici e tecnici specializzati nella disostruzione dei passaggi sotterranei provenienti da Piemonte, Liguria, Francia, ma anche da Emilia, Lombardia e Sardegna. Le grotte di Piaggia Bella si estendono per una quarantina di chilometri sottoterra nel massiccio del Marguareis, una zona di altissimo interesse speleologico. Nel 1990 nove esploratori italiani rimasero intrappolati e morirono investiti da una bufera proprio all’uscita di una di queste grotte.

 



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