Morto ultimo ferito nell’esplosione di Fossano
Nemmeno Antonio Cavicchioli ce l’ha fatta. Era l’ultimo sopravvissuto alla terribile esplosione del mulino Cordero di Fossano, in provincia di Cuneo. E così il bilancio del drammatico incidente sul lavoro accaduto lunedì 16 luglio è salito a 5 vittime, uno dei più gravi casi di morti bianche in Italia. Un bilancio a questo punto definitivo. Quel tragico lunedì ci fu un morto, un camionista fossanese, e 4 feriti, tutti originari della provincia di Cuneo. Dopo atroci sofferenze in ospedale anche i feriti, tutti ustionati in modo grave, sono morti negli ospedali di Genova e Torino. Fossano è rimasta in questi giorni in lutto cittadino in attesa dei funerali. Per l’esplosione, provocata dai gas della lavorazione delle farine, sono indagati il presidente e l’amministratore delegato del mulino, padre e figlio, Dario e Aldo Cordero, e 2 fratelli Cavicchioli (una delle vittime) titolari di una ditta esterna impegnati in operazioni di manutenzione dello stabilimento. Fortunatamente l’esplosione avvenne attorno alle 14 quando la gran parte dei 24 dipendenti del mulino erano in pausa pranzo, altrimenti il bilancio sarebbe stato ancor più drammatico.