Da Torino parte la stagione dei saldi
Pochi i piemontesi che oggi hanno scelto il mare o la gita fuori porta, almeno a giudicare dalla ressa nel pomeriggio per le vie del centro di Torino a caccia di saldi estivi. Negozi di tendenza e grandi centri commerciali presi d’assalto da giovani e anziani, ragazzine e signore ingioiellate, tutti in cerca dell’affarone di fine stagione. Il Piemonte ha fatto da apripista, domani toccherà a Napoli, poi Genova, Bologna, Milano, Cagliari. Dal 14 luglio Roma, Palermo e Firenze, per chiudere il 15 con Venezia e Reggio Calabria e buoni ultimi i trentini il 16 luglio. In tutto, calcolano le associazioni di categoria, più di 12 milioni di famiglie spenderanno 260 euro per i saldi, per una spesa complessiva di 3 miliardi di euro. Soddisfatti anche i commercianti: nelle ultime stagioni la corsa ai saldi è cresciuta del 5% ogni anno, una tendenza che dovrebbe essere confermata anche quest’anno. Attenzione però alle fregature: i capi in saldo devono riportare il prezzo iniziale, la percentuale di sconto e il prezzo finale. I negozianti non sono obbligati a far provare il capo in saldo, ma sono obbligati a cambiarlo o rimborsarlo – previa presentazione dello scontrino d’acquisto – in caso di capo fallato.