Tav: accordo tra governo e sindaci
Fumata bianca per la Tav Torino-Lione. Non c’è ancora il tracciato, ma l’Italia riuscirà a presentare il dossier del progetto in tempo utile (23 luglio) per ottenere il finanziamento dell’Unione Europea. L’accordo è stato trovato oggi a Palazzo Chigi, dopo una riunione di quasi tre ore del tavolo politico presieduto dal premier Romano Prodi, al quale hanno partecipato cinque ministri (Di Pietro, Bianchi, Pecoraro Scanio, Bonino e Lanzillotta) e una nutrita delegazione di sindaci delle Valli di Susa e Sangone e della cintura torinese. In sintesi, è stato rinnovato il mandato all’Osservatorio tecnico, creato dallo stesso governo, “e che ha lavorato in modo molto serio in questi mesi”, come ha riconosciuto Prodi. L’organismo presieduto da Mario Virano adesso dovrà occuparsi “di definire uno schema di progetto di tracciato”, ha spiegato il sottosegretario Enrico Letta, per dare al governo gli elementi necessari per presentare il dossier alla Commissione europea. L’incontro di oggi ha sancito cinque punti fermi: il “tunnel di base” italofrancese non uscirà più a Venaus (paese simbolo della protesta “No-Tav”), ci sarà “un ampio tratto” in cui la linea verrà interrata, il tracciato non passerà che in minima parte sulla sponda sinistra della Dora; infine, è stata riconosciuta l’importanza del nodo di Orbassano e del passaggio in corso Marche, a Torino. “Un passo avanti molto significativo”, è stato il commento del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino. E la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, a fine riunione era soddisfatta soprattutto perchè “il governo si è assunto la responsabilità di presentare un progetto per ottenere i finanziamenti all’Unione Europea”. Nilo Durbiano, sindaco di Venaus, ha voluto ringraziare pubblicamente Prodi: “È stato garante – ha affermato – del passaggio dal conflitto al confronto. Sono state riconosciute le criticità espresse dal territorio, in particolare l’uscita della galleria a Venaus. Adesso questo metodo deve continuare, si deve procedere con gradualità e tra le prime decisioni da prendere c’è il varo di una nuova politica strutturale per i trasporti”. Martedì prossimo, assemblea pubblica a Bussoleno (Torino) per illustrare agli abitanti della Valle di Susa le novità.