Sembrava un incidente stradale, forse era un omicidio
Agli agenti della Polizia arrivati sul posto era sembrato un incidente stradale. Nessun dubbio, ad uccidere Federico Zollner, 58 anni di Villarboit nel Vercellese, lo schianto dell’auto finita fuori strada in un canale ai bordi della strada provinciale. Un colpo di sonno forse a causare la perdita di controllo del mezzo con il quale il dirigente piemontese rientrava a casa dalla provincia di Brescia dopo una serata con gli amici. Oggi, a distanza di un anno, quel banale quanto drammatico incidente diventa un giallo. Iscritti nel registro degli indagati la moglie 49enne, Maria Rossana Pajola e Marco Valera, agricoltore amico della donna. A gettare ombre su quella morte i primi risultati dell’autopsia che non solo non avevano convinto i magistrati ma che li avevano spinti a chiedere una consulenza dinamica sull’incidente. Il parere del medico legale, Roberto Testi, lo stesso del caso Cogne, lascia esterrefatti: nessuna compatibilità tra le ferite al capo della vittima e l’incidente. I Carabinieri allora cominciano un lungo lavoro di indagine al termine del quale emerge il legame tra la moglie della vittima ed il contadino. Non solo l’intervento dei Ris evidenzia la presenza di sangue all’interno della casa dei Zollner che viene subito posta sotto sequestro. Tra le ipotesi alle quali lavorano gli investigatori è che l’uomo sia stato ucciso in casa e poi trasportato nell’auto. L’ultima parola la dirà il 30 luglio un genetista che dovrà fare luce sulle macchie ed eseguire la terza autopsia sul corpo di Federico Zollner.