Ispettori scolastici al Boselli dopo il blitz dei Carabinieri
Ispettori della direzione scolastica regionale al Boselli e forse anche seguiti giudiziari per il preside Giorgio Maccagno. La vicenda dell’istituto superiore di Torino dove i Carabinieri nei giorni scorsi hanno compiuto un blitz contro lo spaccio e il fumo di spinelli sta suscitando un polverone. Il preside ha scritto lettere di fuoco al Questore di Torino per denunciare i metodi “da regime di polizia” (ragazzi chiusi nella palestra e trattati come delinquenti) usati dagli uomini dell’Arma, ma fra le righe dei suoi scritti lascia anche intravvedere che lui e gli insegnanti si erano accorti da tempo di quel che accadeva durante gli intervalli ma che il loro intendimento sarebbe stato per un approccio più soft al problema. I Carabinieri che precisano d’aver agito su delega della Procura che aveva chiesto controlli a sorpresa e senza avvertire nessuno preventivamente, hanno trasmesso gli atti alla magistratura che deve decidere se è stato corretto il comportamento del preside Maccagno oppure se rasenta il favoreggiamento. Intanto oggi il direttore regionale scolastico De Sanctis si dice d’accordo con le forze dell’ordine e ha deciso di mandare gli ispettori al Boselli per far chiarezza su quanto è realmente successo.