Polemiche a Torino per blitz antidroga dei Carabinieri in una scuola
Chi comanda a scuola? Il preside o le forze dell’ordine? O meglio: chi deve intervenire in caso di spaccio di droga? A Torino un caso emblematico nel bel mezzo del dibattito in corso, tra il ministro della Salute Livia Turco che vorrebbe mandare i Nas nelle scuole e quello della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni che ribatte: decidono i presidi. I cortili interni dell’Istituto Tecnico Boselli sono proprio di fronte alla caserma Cernaia, cioè al comando provinciale dei Carabinieri. Fin dal febbraio scorso affacciandosi alla finestra i militari hanno notato strani movimenti (sigarette rollate, pacchettini passati di nascosto) da parte dei ragazzi durante gli intervalli, hanno segnalato la situazione alla magistratura che li ha invitati a effettuare controlli a sorpresa. Controlli che sono scattati qualche giorno fa. Risultato: due minorenni arrestati, altri cinque denunciati, una quindicina segnalati alla Prefettura come consumatori di droga. Apriti cielo. Appena appresa la notizia, il preside del Boselli – Giorgio Maccagno – ha preso carta e penna e scritto una lettera di fuoco ai Carabinieri, accusandoli di aver agito senza avvisare l’Istituto e di aver creato ingiustificato allarmismo. Una domanda: quel che vedevano i Carabinieri dalla loro finestra, non lo potevano vedere anche il preside e gli insegnanti?