È morto oggi, a Torino, Maurizio Puddu, presidente dell’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo. Puddu, che aveva 75 anni, era stato ferito dalle Brigate Rosse il 13 luglio 1977, quando era consigliere provinciale di Torino nel gruppo della Dc. Ancora recentemente, benché malato da tempo, era intervenuto a manifestazioni pubbliche come quella nel trentennale dell’uccisione, sempre da parte delle Br, del presidente dell’Ordine degli avvocati di Torino, Fulvio Croce. Fino all’ultimo, benché gravemente malato, si è impegnato quotidianamente per le iniziative dell’Associazione che aveva contribuito a fondare nel 1985 e alla quale hanno aderito familiari e parenti di 200 persone cadute o rimaste ferite sotto i colpi dei terroristi. Tra gli obiettivi per cui si batteva Puddu c’era la richiesta di un’attenzione maggiore verso le vittime del terrorismo, “che oggi invece – osservava con amarezza – è minore rispetto a quella data ai loro carnefici”. “Ci ferisce – aveva detto – vedere terroristi in tv, sapere che fanno conferenze e ricevono incarichi pubblici come cittadini di serie A mentre noi lottiamo per sopravvivere, spesso dimenticati dallo Stato”.

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