Pullman sequestrato: pomeriggio di terrore in Piemonte
Hanno dirottato un pullman di linea terrorizzando i passeggeri. E dopo avere attraversato tre province del Piemonte hanno ingaggiato un conflitto a fuoco con i Carabinieri. Così si è consumato il pomeriggio di follia di tre giovanissimi immigrati albanesi. È difficile capire cosa avessero in mente. Forse volevano solo fare una rapina, forse pensavano a un maxisequestro di persona. Due sono stati arrestati, il terzo è ricercato. “Erano come impazziti”, hanno raccontato i passeggeri dell’autobus della compagnia Arfea, tratta Alessandria-Acqui Terme. Tre rapinatori (“forse drogati”, dicono gli inquirenti) che hanno perso la testa quando i due agenti fuori servizio presenti sul mezzo hanno reagito: li hanno picchiati selvaggiamente, poi hanno costretto il guidatore, Andrea Patrone, 36 anni, di Acqui Terme, a invertire la rotta e a cominciare una lunga corsa per tutto il Piemonte, trascinandosi dietro uno dei poliziotti (l’altro era stato fatto scendere) e gli ultimi quattro passeggeri – tra cui due donne – come ostaggi. “Dalle prime indicazioni – ha detto Maurizio Laudi, pm della direzione distrettuale antimafia – sembra che volessero sequestrare il pullman per poi chiedere un riscatto”. Una pattuglia del nucleo radiomobile di Novara li ha intercettati nei pressi di Trecate, vicino al ponte sul Ticino che segna il confine con la Lombardia, mettendo fine alla loro fuga. Hanno incendiato il pullman, si sono fatti scudo con i passeggeri, ma uno, Ali Muka, 27 anni, incensurato, è stato ferito e preso subito; un secondo, Armand Albrahimi, 19 anni, si è infilato nella boscaglia, ma è stato raggiunto da un cane poliziotto, Jago. Il terzo, per ora, ha fatto perdere le sue tracce.