Bus si ribalta: morto anche bimbo ferito
Sono quattro i bambini che continueranno a vivere grazie agli organi del piccolo Francesco Barbonaglia di soli 7 anni morto in seguito alle ferite riportate nell’incidente durante una gita scolastica. Il cuore è stato trapiantato all’ospedale Bambino Gesù di Roma, dall’equipe del dottor Roberto Di Donato, a un bambino di 5 anni, il fegato a una bimba di cinque mesi di Alessandria presso l’ospedale Molinette di Torino, e i reni sono destinati a due bambini, uno a Roma e uno a Genova. Il fegato di Francesco ha salvato la vita a una bimba di appena cinque mesi. Il trapianto è stato eseguito dall’equipe del professor Mauro Salizzoni dell’ospedale Molinette di Torino. Francesco è morto attorno alle 13 nel vicino centro infantile Regina Margherita e, dopo sei ore di osservazione, è iniziato l’espianto degli organi. La preziosa scelta dei genitori dei piccoli di dare l’autorizzazione all’espianto permette una riflessione su questa attività che vede l’Italia ai primi posti in Europa: donazioni e trapianti nel 2006 hanno registrato un lieve incremento rispetto all’anno precedente pari al 2% per le donazioni ed all’uno per cento dei trapianti. Nel 2007 la tendenza mostra tuttavia, secondo i dati presentati proprio in occasione della settimana della donazione, una inversione che nei primi 3 mesi dell’anno ha determinato una diminuzione di circa il 10% nelle donazioni e nel numero dei trapianti, con una riduzione nei trapianti di cuore sino al 20%, dovuta alla maggiore età media dei donatori, ormai largamente superiore ai 50 anni. In controtendenza, il numero dei trapianti di polmone (110 nel 2007, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente) anche grazie alla particolare attenzione data a questo programma da parte di tutta la rete nazionale.