Nel 2007 la Guardia di Finanza del Piemonte aumenterà del 40% le verifiche fiscali e del 27% i controlli legati all’emissione di scontrini e ricevute. Lo ha detto oggi a Torino il generale Giuseppe Mango, comandante del Comando regionale Piemonte, illustrando il bilancio dello scorso anno e tracciando le linee del 2007. I dati del primo trimeste 2007 per il solo Comando provinciale di Torino, comandato dal colonnello Carmine Lopez, sono lusinghieri. Sono già stati scoperti 25 evasori totali, uno paratotale, mentre le denunce per evasione fiscali sono state 25. “Anche sul fronte dei controlli negli esercizi – ha precisato Lopez – abbiamo rilevato in sette negozi torinesi la doppia infrazione relativa agli scontrini fiscali. Secondo la legge, alla terza infrazione il locale può essere chiuso”. Sempre a Torino, la Guardia di Finanza ha già sequestrato quest’anno 63 kg di cocaina ed eroina e 263 chili di hashish e di marjiuana. “Per gli oltre tremila finanzieri in servizio in Piemonte – ha detto Mango – il 2006 è stato un anno colmo di soddisfazioni, che ha portato al conseguimento di importantissimi risultati di servizio in tutti i settori in cui si esplica l’attività istituzionale del Corpo. I Reparti hanno eseguito 6.397 interventi nel settore tributario, distinti in verifiche generali, parziali e specifiche. Il risultato dell’azione di controllo ha comportato proposte di recuperi fiscali, riguardanti basi imponibili sottratte a tassazione, in materia di imposte sui redditi, per quasi 562 milioni di euro, la rilevazione di ritenute d’acconto non operate e non versate per quasi 5 milioni di euro e la constatazione di violazioni all’Iva dovuta e non versata per oltre 212 milioni di euro”. Nel 2006 sono stati infine scoperti a livello regionale 323 evasori totali e 22 evasori paratotali con la constatazione di redditi sottratti a tassazione per oltre 375 milioni di euro e violazioni all’Iva per un importo di oltre 117 milioni di euro. Sul fronte degli scontrini, i controlli sono stati 25.548, 8950 dei quali conclusi con la constatazione di irregolarità (35% dei casi).

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