L’Islam torinese in fermento per trasmissione tv
“Quella di Annozero non è la Torino islamica. Ci saranno anche musulmani che picchiano le donne ma come ci sono ovunque, in tutte le civiltà e non è vero che il Corano invita a percuotere le mogli. Chiediamo alla magistratura di verificare se esistono davvero volantini di al qaeda nelle moschee torinesi…”. Sono parole dure e ferme quelle dello scrittore iracheno Younnis Tawfik che testimoniano il fermento e le tensioni presenti nella comunità musulmana che vive a Torino dopo il servizio andato in onda ieri nella trasmissione di Michele Santoro, Annozero. Con una telecamera nascosta, una giornalista ha registrato una predica di un imam che invitava gli uomini a picchiare le mogli perché lo dice il Corano e poi inneggiava alla guerra contro gli infedeli. Oggi, venerdì, giorno di preghiera per i musulmani, c’è parecchio nervosismo. “Il Corano invita alla tolleranza, alla convivenza; chi dice altro non fa che gettare benzina sul fuoco..” dicono alcuni fedeli, anche se c’è poca voglia di parlare ai giornalisti. Mentre infuria la bufera politica, alla Digos di Torino si sta valutando il da farsi, anzitutto se acquisire il filmato andato in onda. Già due imam in Piemonte – Abdel Qader Mamour di Carmagnola e Bouriki Bouchta di Torino – sono stati recentemente espulsi dal governo italiano per le loro posizioni oltranziste.