Taxista torinese spara a ragazzini che non pagano la corsa
Sparare ad altezza uomo, nel buio, per una corsa di taxi non pagata. È successo a Torino e – per puro miracolo – c’è solo un ragazzo ferito ad una coscia. Se il proiettile l’avesse colpito poco più in alto ci troveremmo di fronte ad una tragedia. È accaduto l’altra notte alla periferia nord del capoluogo. Tre giovani, due minorenni e un diciannovenne, perdono l’ultimo autobus per rientrare a casa. Decidono di chiamare un taxi. Arrivati in corso Toscana, due scendono e un terzo resta sulla vettura. Ad un certo punto i tre scappano di corsa, l’autista scende e spara con una 38 special, regolarmente denunciata, che aveva sempre con sé per sicurezza personale. Spari nel buio verso i tre fuggitivi. Il tassista si è poi recato al commissariato di Polizia dicendo d’aver sparato per difendersi da un tentativo di rapina. Messo a confronto con i minorenni, però, è crollato e ha confessato. Ha sparato perché quelli facevano i furbi e non volevano pagare la corsa. Ora è in carcere con l’accusa di tentato omicidio e lesioni aggravate.