Poliziotti rapinatori, prime ammissioni
“Ha ammesso, è distrutto, dice che l’ha fatto per aiutare la famiglia…”. Ennio Galasso è il difensore di uno dei quattro poliziotti arrestati a Torino con l’accusa d’aver compiuto rapine ai danni di pregiudicati extracomunitari. L’ispettore capo del commissariato Dora -Vanchiglia ha partecipato ai colpi – questa almeno è la sua motivazione – per aiutare la figliastra che ha dei problemi, per garantirle un futuro. Anche gli altri agenti finiti in manette hanno ammesso i colpi. Mentre erano fuori servizio facevano irruzione nelle case di stranieri con problemi con la giustizia, sperando che le vittime poi non sporgessero denuncia. Almeno 5 le rapine finora scoperte, per un bottino superiore ai 100mila euro. Clima pesante, amarezza e rabbia in questura a Torino e fra i colleghi. “Una pagina amara per la nostra Polizia – dice il questore Berrettoni – ma ci teniamo a sottolineare che siamo stati proprio noi poliziotti a indagare e a scoprire le mele marce”.