È stato un grande della medicina, un piemontese di cui andare fieri. Nativo di Mondovì (2 luglio 1734) morì a Torino a soli 56 anni, dopo aver dedicato l’intera vita agli studi di ginecologia ma diventando anche uno dei padri della pediatria italiana. Studiò il sistema respiratorio del neonato, ma anche l’anatomia del sistema riproduttivo femminile. Fu dapprima aggregato al Collegio Scientifico Torinese, poi con Luigi Lagrange fondò nel 1757 una società privata scientifica a cui fu assegnato il titolo di Accademia Reale delle Scienze con una sovvenzione annua e un palazzo nel centro storico di Torino, dove tuttora risiede.

Condividi su facebook