Riprende fiato a Novara la polemica sul progetto di insediare all’aeroporto militare di Cameri lo stabilimento di assemblaggio per tutta Europa dell’F- 35, il nuovo caccia da combattimento della Loockheed. Una presa di posizione contraria di monsignor Fernando Charrier, vescovo di Alessandria e delegato della Conferenza episcopale piemontese per le tematiche (anche) della pace, anticipata oggi dal quotidiano La Stampa, ha alimentato le voci di chi si oppone. In un comunicato, firmato anche da mons. Tommaso Valentinetti, presidente di Pax Christi e arcivescovo di Pescara, mons. Charrier chiede “un ripensamento”. “Riteniamo – scrive – che la produzione di armamenti non sia da considerare alla stregua di quella di beni economici qualsiasi ed è per questo motivo che, oltre ai principi etici applicabili all’economia, occorre tenere conto di altri principi più specifici in rapporto alla natura di tali strumenti di distruzione”. Affermazioni non gradite agli ambienti del centro destra e il parlamentare europeo novarese Marco Zacchera (An) è sceso in campo per ricordare che “se non fosse fatto a Cameri, l’assemblaggio potrebbe essere fatto in un altro luogo, a discapito anche di tante famiglie di lavoratori e dell’indotto che un’operazione del genere comporta”. Ed ha invitato tutti, Chiesa compresa, “a un confronto serio sulla questione”.

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