Apre Eataly a Torino, nuova filosofia del cibo
“La nostra filosofia è quella di portare il cibo di altissima qualità alla portata della gente comune, di tutti…”. È orgoglioso Oscar Farinetti, presidente, di Eataly. Tutto è pronto. Domattina l’inaugurazione, da sabato apertura al pubblico. Si tratta del primo centro di vendita di cibi di alta qualità, al Lingotto di Torino, nei vecchi locali dove decenni fa si produceva il Punt e Mes Carpano. L’idea di Oscar Farinetti – già inventore della prima catena di grande distribuzione di elettrodomestici – è semplice quanto geniale: una sorta di ipermercato dove trovi solo cibi di altissima qualità, scelti da una commissione di esperti di Slow Food. E allora nel reparto salumi c’è il culatello di Zibello, il lardo di Colonnata. E così via, i prodotti dei migliori cioccolatieri, la pasta di Gragnano, i pomodori di Pachino, i pistacchi di Bronte, birre e vini più pregiati e premiati. “I prezzi? diciamo così accessibili, sostenibili, abbiamo accorciato la filiera…” spiega il presidente. Ma Eataly non è solo un supermercato, ci sono i ristoranti dove mangiare i prodotti appena acquistati, le librerie e le scuole di cucina, i musei. E Torino è solo la prima tappa. Presto toccherà a Genova e ad altre grandi città italiane. Ma si parte da Torino, la città che ha inventato il Salone del Gusto lancia ora Eataly, un centro di undicimila metri quadrati dedicato al culto del cibo dove sarà possibile acquistare preziosi prodotti alimentari e mangiare in 10 ristoranti diversi, uno dei quali gestito da Piero Alciati del famoso ristorante “Guido” di Pollenzo. Il progetto è costato circa 20 milioni di euro e ha richiesto tre anni di lavoro. Ideata da un privato, l’albese ex mister Unieuro Oscar Farinetti, la Disneyland torinese della ghiottoneria ha potuto contare sul contributo di Slow Food, che ha contribuito alla selezione dei prodotti in vendita, e che organizzerà corsi e degustazioni. Ma gli enti locali non sono stati da meno. Il sindaco Sergio Chiamparino ha avallato l’operazione urbanistica legata al recupero dell’area. Il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta ha contribuito con i “Prodotti del Paniere”, 33 dei quali sono presenti fra i 50 beni alimentari di eccellenza esposti e illustrati in un’apposita saletta-museo. La presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso, che durante il giro inaugurale si è lasciata coinvolgere da un cuoco nella realizzazione di alcuni agnolotti, ha sostenuto il progetto, visto anche come “mezzo che, accorciando la catena della distribuzione, permette di diffondere prodotti di nicchia, contribuendo ad abbassarne i prezzi”. Ma l’obiettivo di Farinetti, se l’idea avrà successo, è quella di approdare a New York.