23 gennaio 2007
Il Piemonte dice no a pillola RU486, maggioranza divisa
Si è spaccata la maggioranza di centrosinistra al governo in Piemonte e come risultato il Consiglio regionale, dopo una lunga discussione, ha detto no a due ordini del giorno, uno presentato dai Socialisti, più restrittivo, l’altro dei Comunisti Italiani, più permissivo, che chiedevano di favorire l’utilizzo della pillola abortiva RU486 nei presidi sanitari della regione. Un no sofferto che ha visto contrapporsi in maniera piuttosto forte le diverse componenti della maggioranza. È stato determinante, in modo particolare, il no della Margherita contro la quale si sono duramente espressi i Comunisti Italiani.
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