Carabinieri scoprono bordello sadomaso in centro a Torino
Una denuncia anonima, una serie di appostamenti e infine il blitz. Appena entrati nell’elegante alloggio al terzo piano di via Lagrange, pieno centro di Torino, i Carabinieri si sono trovati di fronte una giovane ragazza italiana vestita da infermiera che intratteneva un distinto insegnante di scuola superiore e – in un’altra camera – un impiegato legato a una croce per pratiche sadomaso. Durante la perquisizione è arrivato un terzo cliente che anziché le massaggiatrici si è trovato di fronte i Carabinieri. Si è così scoperto che il centro estetico Carpe Diem in realtà era una casa d’appuntamenti per clienti con esigenze diverse. Per chi amava il sadomaso oltre alla croce c’era la gogna, un vero e proprio strumento di tortura; poi c’era la sala “medical” con signorine vestite da infermiere e dottoresse, la sala medioevale per incontri in costume e infine la sala soft per pratiche ordinarie. Si riceveva solo dopo contatto telefonico e per una prestazione di un’ora la cifra variava dai 100 ai 250 euro. La titolare, Manuela, 25 anni, riceveva circa 500 telefonate al giorno da liberi professionisti, impiegati, artisti: è stata denunciata per sfruttamento della prostituzione, in quanto incassava gran parte dei profitti delle sue giovani collaboratrici.