Si apre a Torino processo Eternit
2.889 vittime fra deceduti e ammalati a Casale Monferrato e Cavagnolo in Piemonte a Bagnoli nel Napoletano e a Rubiera in Emilia. Circa 4500 le parti civili 5 miliardi di euro la stima dei risarcimenti chiesti. Con queste cifre si apre domattina a Torino forse il più grande processo mai celebrato in Italia: imputati i proprietari della Eternit, multinazionale dell’amianto accusati – con l’omissione delle misure antinfortunistiche – di una strage lunga 40 anni e di aver creato le condizioni di un disastro a carattere permanente quello dei malati e dei morti per le malattie legate all’amianto. E di amianto si muore ancora: secondo le stime degli esperti l’onda di decessi e malattie per aver respirato fibre d’amianto sarà al culmine nel 2020. A Torino sono state allestite 3 maxi aule in grado di accogliere tutti i legali e le parti civili più un ampio salone per il pubblico. È previsto l’arrivo di 10 pullman da Casale Monferrato la città martire dell’amianto 5 dalla Francia dove la Eternit ha ancora stabilimenti e un volo charter da Napoli. Un processo che si preannuncia lungo anche se sono già programmate due udienze a settimana.