23 OTTOBRE 1920 – NASCE A OMEGNA GIANNI RODARI
“La fantasia fa parte di noi come la ragione: guardare dentro la fantasia, è un modo come un altro per guardare dentro noi stessi” Gianni Rodari
I genitori sono originari del Varesotto e il padre fornaio, viene a mancare quando Gianni ha solo 10 anni. E’ un bambino minuto, di salute cagionevole e di carattere abbastanza schivo che lega poco con i suoi coetanei. La scomparsa del padre costringe la madre a ritornare con i figli a Gavirate e a iscrivere Gianni al ginnasio del Seminario. Il giovane Rodari è uno studente brillante ma la vita del seminario non è adatta al suo carattere, viene quindi ritirato e iscritto all’istituto Magistrale, dove si diploma nel 1937, con un anno d’anticipo. Sin dal 1935 è iscritto all’Azione Cattolica e nel 1936 pubblica otto racconti sul settimanale L’azione giovanile. Ma il 1937 è un anno di profondi cambiamenti per Gianni Rodari, già a marzo lascia la presidenza dell’Azione Cattolica e i rapporti con quell’ ambiente non verranno più riallacciati.
Rodari legge molto e ama la musica, è dotato di una grande curiosità intellettuale e legge Nietzsche, Schopenhauer, Lenin, Stalin e Trotzkij; è incuriosito dal marxismo e da quella concezione del mondo. Nel 1940, quando l’Italia entra in guerra, Rodari è riformato, frequenta per qualche tempo l’Università ma l’abbandona presto. Vince però un concorso da maestro e comincia ad insegnare. Quello dell’insegnamento non è un grande periodo, ma gli serve per entrare in contatto con il magico mondo dei bambini, un mondo affascinante da cui trae spunti e insegnamenti per i suoi racconti e per le sue poesie.
Dopo la caduta del fascismo, Rodari si avvicina al Partito Comunista ed è chiamato a Roma a dirigere il giornale Ordine Nuovo. Nel 1947 entra a far parte della redazione dell’Unità a Milano, dove diventa capo cronista e poi inviato speciale. In quegli anni pubblica Il libro delle filastrocche e il romanzo Cipollino.
Il 1 dicembre 1958 inizia a lavorare a Paese Sera, si realizza la scelta che contrassegnerà tutta la sua vita: affiancare al lavoro di scrittore per l’infanzia quello di giornalista politico ma non partitico.
Nel 1960 pubblica per Einaudi Filastrocca in cielo ed in terra e la sua fama si diffonde in tutta Italia, nel 1970 vince il Premio Andersen, il più importante concorso internazionale di letteratura per l’infanzia e la sua fama diventa mondiale. Nel 1979 Gianni Rodari incomincia ad avere gravi problemi circolatori che lo porteranno alla morte il 14 aprile 1980.