Springsteen a Torino, è un boss esplosivo
“Mi i sun cuntent d’ese ambelesi con vojautri”, sono contento di essere qui con voi. Bruce Springsteen ha aperto così, in un improbabile piemontese con accento americano, il suo concerto torinese, in uno stadio Olimpico gremito da 33 mila fans (biglietti sold-out ormai da settimane) che hanno accolto con una vera ovazione la classica “Hungry Heart” con cui ha esordito. Sul palco con Bruce Springsteen c’è la E-street band, che lo accompagna nel suo tour mondiale, ma non la compagna Patti Scialfa, che di solito si esibisce con lui. Si tuffa sulla folla, passa il microfono a un bambino che canta perfettamente sulle spalle del papà, raccoglie gli striscioni con i quali il pubblico gli indica i pezzi che desidera sentire, esegue i brani, si getta su un materassino e grida le prime parole di “Raise your Hand” da sdraiato. È un Bruce Springsteen caloroso ed esplosivo quello che, da un palco minimal tutto nero, ha deliziato i suoi fans.