29% piemontesi fuma, il 42% è povero
La sigaretta è ancora un’abitudine per il 29% dei piemontesi, con una prevalenza di uomini (35%) tra i 25 e i 34 anni (39%) in condizioni economiche molto difficili (42%). I dati, resi noti in occasione della Giornata mondiale della lotta contro il fumo, che si svolgerà domani, sono il frutto di un’indagine svolta dal sistema di sorveglianza Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia). La raccolta dei dati è avvenuta attraverso circa 5 mila interviste telefoniche effettuate in tutte le Asl del Piemonte tra un campione di cittadini di età compresa tra i 18 e i 69 anni. In media, il numero dichiarato di sigarette fumate ogni giorno è 13, che cresce fino a 20 nell’8% dei fumatori. Entrambi i valori sono in linea con quelli nazionali. Il 59% dei fumatori dichiara di aver ricevuto il consiglio di smettere da un medico o da un operatore sanitario. Nel periodo considerato il 38% dei fumatori ha tentato di smettere, ma soltanto il 2% ci è riuscito da più di 6 mesi e il 4% da meno di 6 mesi. Il 96% di chi ha smesso lo ha fatto da solo, senza alcun sostegno, il 26% riferisce che nella propria abitazione si può fumare ma, nei tre quarti dei casi, questa abitudine è consentita soltanto in determinate stanze, orari o situazioni. Il divieto di fumare nei locali pubblici è rispettato dal 93% circa dei piemontesi, a fronte dell’88% degli italiani. Il 91% non fuma sul luogo di lavoro.