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29 maggio 2009

La Opel alla Magna, finisce l’avventura Fiat in Germania

Sono da poco passate le due di notte quando dalla Cancelleria tedesca, a Berlino, il ministro delle finanze, Steinbrueck, annuncia: “È il gruppo austrocanadese di Magna il nuovo proprietario di Opel”. Finisce così l’avventura di Fiat in Germania. Marchionne è lontano, negli Stati Uniti, dove la partita più importante della casa torinese, quella per Chrysler slitta a lunedì. “Una soap opera brasiliana in tempo di campagna elettorale”, definisce così, l’amministratore delegato di Fiat Marchionne, tutto l’andamento della trattativa precipitata negli ultimi giorni, con la constatazione dei sempre maggiori problemi incontrati nella trattativa anche dal punto di vista della chiarezza dei numeri: Marchionne ha spiegato di aver trovato difficoltà nell’accedere alle informazioni contabili di Opel, mentre contemporaneamente venivano presentate da parte tedesca nuove richieste finanziarie che avrebbero costretto la Fiat ad assumersi rischi definiti da Torino “non più necessari e irragionevoli”. Alla fine, dunque, la Germania ha preferito l’offerta economica a quella industriale. L’austro-canadese della componentistica “Magna”, alleata ai russi di “Sberbank” e “Gaz”, diventa così un nuovo gruppo da cinque milioni di autovetture all’anno, che punta soprattutto sui mercati dell’est, Russia e paesi dell’area dell’ex Unione Sovietica. Secondo le prime indiscrezioni a Magna andrà il 20% della Opel, alla Sberbank il 35%, altrettanto rimarrà alla General Motors, ai dipendenti spetterà il 10%. La firma dell’accordo finale dovrebbe arrivare nelle prossime 4-5 settimane.



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