Chiede di rispettare la Costituzione, Giorgio Napolitano: non è un residuato bellico – come qualcuno vorrebbe far intendere, non è una semplice carta dei valori, ma l’architrave fondamentale dello stato. A Torino, il Presidente della Repubblica visita la Reggia restaurata di Venaria e poi inaugura la Biennale della Democrazia. Spiega che il 25 aprile non appartiene a una sola parte: “I valori della liberazione hanno portato a scrivere nella costituzione principi e diritti validi per tutti, condivisibili anche da chi rimase estraneo alla resistenza e all’antifascismo”. Quella Costituzione oggi si può cambiare, avverte Napolitano, è del tutto legittimo anche chiedere di rafforzare i poteri del governo. A patto però che in nome della governabilità non venga alterato l’equilibrio fra i poteri dello stato. E sul 25 aprile Napolitano conclude: “Non è la festa di una parte sola”.

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