Inchiesta Grinzane: Soria a pm, ho commesso molti errori
Molti errori “ma poche speculazioni”: Giuliano Soria, l’ex patron del Premio Grinzane Cavour, è tornato oggi a difendersi per quasi quattro ore in Procura, a Torino, davanti ai pubblici ministeri che, un paio di settimane fa, ne hanno chiesto e ottenuto l’arresto per malversazione. La Regione Piemonte, intanto, ha deciso di nominare un difensore “per tutelare le ragioni e gli interessi dell’ente rispetto all’evolversi dell’inchiesta penale che riguarda Giuliano Soria”. La scelta sarà formalizzata domani. Soria è stato ascoltato nell’ufficio del pm Gabriella Viglione (che è affiancata dai colleghi Valerio Longi e Stefano Demontis). Il patron del Grinzane, che dopo l’arresto si è dimesso dal cda dell’associazione che ha legato il suo nome al premio, è indagato con l’accusa di avere usato a scopi personali più di un milione di euro di finanziamenti pubblici. “È stato un interrogatorio lungo che definirei di manutenzione e approfondimento delle situazioni di cui avevamo già parlato nei precedenti interrogatori” si è limitato a dire il suo legale, Roberto Piacentino. Soria, secondo il difensore, si è reso conto di avere commesso degli errori, “anche seri di cui ha parlato con i magistrati”, ma “solo molti errori e poche speculazioni”. La vicenda Soria è intanto finita oggi anche in Parlamento. “All’associazione Premio Grinzane Cavour sono stati concessi dal ministero dei Beni Culturali nel corso degli anni finanziamenti per un ammontare complessivo di circa 8,5 milioni di euro, di cui 6,874 milioni già erogati” ha detto il ministro Sandro Bondi nel question time di oggi, rispondendo all’esponente dell’Udc Michele Vietti che chiedeva ragione del “quadro inquietante di distrazioni e malversazioni” che emergerebbe dall’indagine della magistratura.