È morto la scorsa notte a Torino, a 83 anni, l’onorevole Giuseppe Botta, una delle figure di spicco della Democrazia Cristiana torinese. È stato parlamentare per sette legislature consecutive, dal 1968 al 1994, e per undici anni, dal 1981 in poi, presidente della Commissione Ambiente e Lavori pubblici della Camera. Iniziò la sua attività politica alla fine degli anni cinquanta con l’onorevole Giovanni Bovetti, deputato torinese alla Costituente e sottosegretario. Nel 1965 fu eletto consigliere della Provincia di Torino e nominato assessore alla Viabilità. Nella sua attività parlamentare tra le leggi che portano il suo nome vi sono la legge 16 del 1985, per il finanziamento e la realizzazione delle caserme dei Carabinieri (per le quali furono stanziati 1.500 miliardi di lire) e la legge 183 del 1989 per il riassetto organizzativo e funzionale per la difesa del suolo. Fu anche promotore della cosiddetta legge Botta-Ferrarini (1992) che ha dato una nuova ed organica disciplina per l’edilizia residenziale pubblica. Il figlio Franco Maria ha raccolto l’eredità politica paterna ed è attualmente consigliere della Provincia di Torino, nel gruppo di Forza Italia.

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