Gianni Amelio al Torino Film Festival
Non è ufficiale, ma molto, molto ufficioso sì: Gianni Amelio sarà il direttore del Torino Film Festival per i prossimi due anni, dopo quelli, assai felici, almeno per quanto riguarda numero di spettatori, +44%, riscontro mediatico e qualità di cinema proposto, diretti da Nanni Moretti. Per domani il Museo Nazionale del Cinema, che ha riunito oggi il suo consiglio d’amministrazione e che gestisce da due anni tutti i Festival sotto la Mole, ha convocato una conferenza stampa per dare notizie, si legge in una nota, “in merito alla direzione del Tff ”. Dopo Moretti erano circolati subito un bel po’ di nomi, da Gabriele Salvatores a Roberto Benigni, da Bernardo Bertolucci a Marco Bellocchio, Marco Tullio Giordana a Davide Ferrario. E poi Gianni Amelio, un regista in questo momento “disoccupato”, se così si può dire, e da sempre molto vicino al Museo del Cinema che nel 2006 ospitò la sua bella mostra sui Cineromanzi. Dall’anno scorso, inoltre, i due megaschermi del Museo presentano in continuazione i due filmati di Amelio “Ballabile a colori” e “Ballabile in bianco e nero”, che raccontano l’Italia attraverso le più belle scene di ballo nel cinema dal dopoguerra a oggi. Amelio girò anche a Torino, nel 1998, uno dei suoi film più riusciti, “Così ridevano”, una storia molto “torinese”, su due fratelli siciliani immigrati tra le nebbie del Nord. Il film vinse il Leone d’oro alla Mostra di Venezia e fu la consacrazione del valore e del respiro internazionale del suo cinema. Ma altri suoi film ottennero un notevole successo anche all’estero come “Le chiavi di casa”, “Porte aperte”, “Il ladro di bambini”, “Lamerica”.