Tifoso del Parma ucciso: per Procura Asti autista non poteva non vedere
Matteo Bagnaresi, il tifoso del Parma investito da un autobus di juventini lo scorso 30 marzo nell’area di servizio Crocetta Nord dell’autostrada Piacenza- Torino, era davanti al veicolo, con entrambe le mani poggiate sul vetro, pochi centimetri sopra il volante, e l’autista non può non averlo visto. È quanto emergerebbe dalla relazione del consulente della Procura di Asti. Il perito ravviserebbe nella dinamica dell’incidente una rilevante colpa dell’autista, l’imprudenza di voler manovrare e scappare da quell’area di servizio anche se, di fronte a lui, c’era un ragazzo. Nella prossime settimane la Procura ascolterà altri testimoni, tifosi del Parma e della Juventus che hanno assistito alla scena e che dovranno ricostruire il quadro ambientale, fornire elementi per valutare se in quel piazzale vi sia stata un’aggressione o dei tafferugli che trovino nella paura una giustificazione plausibile alla guida dell’autista e, quindi, alla morte dell’ultras. I familiari di Bagnaresi, intanto, hanno preannunciato che se ci saranno eventuali risarcimenti saranno destinati a opere di bene.