Crollo scuola: la salma di Vito torna a casa
Lo straziante appello della mamma di Vito è stato accolto. Stasera il corpo del ragazzo è stato riportato nella casa di Pianezza, in provincia di Torino, dopo che per tutto il giorno i genitori, la sorella, gli amici, i compagni di scuola avevano potuto stargli vicino nella camera ardente all’ospedale di Rivoli. La bara aperta, una maglia della Juventus ai piedi, un cappellino di lana in testa, una targa con la scritta “vita mia”. Incessante la processione di chi ha voluto portargli l’ultimo saluto. Fra questi anche Giuseppe, compagno di classe: sabato scorso, giorno della tragedia, era assente, malato. Nel suo banco è andato a sedersi Vito e lì ha trovato la morte, colpito da quel tubo di ghisa: “Mi sento miracolato ma anche un po’ in colpa anche se colpe non ne ho… non so come torneremo in quella classe, ma adesso nessuna polemica solo rispetto per il dolore…” Domani alle 15 i funerali nella chiesa di Pianezza. Non ci sarà Andrea, il ferito più grave. Oggi è stato operato per una seconda volta per cercare di evitare la paralisi delle gambe, ma il responso si avrà solo fra qualche mese. Mentre 3mila studenti oggi hanno manifestato a Rivoli per chiedere più sicurezza negli edifici scolastici, il sottosegretario alla Protezione Civile Bertolaso, in Parlamento, ha detto che ci vorrebbero 13 miliardi di euro per garantirla nelle oltre 50mila scuole italiane.