La “torinese” Cibrario vince il Premio Campiello
Dopo il torinese Giordano con “La solitudine dei numeri primi” che ha vinto il Premio Strega ora Benedetta Cibrario, toscana di nascita ma torinese d’adozione, cresciuta nel capoluogo piemontese dove si è laureata in storia del cinema alla facoltà di lettere, con il romanzo “Rossovermiglio” ha vinto il Campiello. La protagonista di Rossovermiglio è una giovane torinese costretta a fine anni ’20 a sposare un marito che non riesce a accettare e quindi si innamorerà di una avventuriero, Trott, che apparirà e scomparirà più volte nella sua vita, tra fascismo, guerra, Liberazione, ma l’aiuterà a cambiarla e a creare un’azienda vinicola moderna nella campagna del senese in cui la donna si ritira. Il marito resta a Torino e il matrimonio formalmente resiste tanto che alla fine ne scoprirà il valore. Del premio inatteso si dice ovviamente felice e pensa “che sia la conferma che i sogni, se ci si crede, ogni tanto si avverano, oltre a darmi la fiducia per andare avanti”. Così conclude confessando di essere già al lavoro su un secondo libro, di aver trovato altri personaggi che sanno prenderla per mano e portarla nella loro vita, “che non è la mia. Nei miei libri non c’e nulla di autobiografico”. Ma di loro, “per scaramanzia”, non vuol dire nulla.