Saldi: a Torino e provincia flessione del 6%
Saldi estivi con il segno meno, per la precisione del 6%, a Torino e provincia. A registrarlo, a venti giorni dall’avvio, è l’Ascom, la cui presidente Maria Luisa Coppa spera comunque in una ripresa: “È ancora presto – commenta – per un’analisi definitiva”. C’è tempo, infatti, fino al 29 agosto. I venti di crisi soffiano ancora, soprattutto sul settore abbigliamento, quello più interessato e coinvolto dal business delle vendite scontate. “Ciò che si respira – aggiunge Coppa – è un sostanziale clima di prudenza e cautela negli acquisti”. I commercianti denunciamo invece il proliferare del “low cost” nell’abbigliamento. È il caso ad esempio dei cosiddetti spacci aziendali (oltre 2 mila in Italia), che nella stragrande maggioranza dei casi distorcono il mercato e dei vari outlet, veri e propri distributori di rimanenze, ritirate dai dettaglianti a prezzi di stock e rimesse in vendita, anch’essi come “saldi continui”, a prezzi triplicati per tutto l’anno. Un business che nel 2008 è cresciuto del 10%, a scapito del commercio regolare.