2 OTTOBRE 1935 – Nasce in Argentina Enrique Omar Sivori
E’ considerato il miglior calciatore argentino di tutti i tempi ed è inserito nella speciale classifica “FIFA 100″ che raduna i migliori giocatori di sempre.
Assieme a Silvio Piola detiene il record del maggior numero di reti segnate durante una partita: sei gol segnati all’Inter durante una gara del campionato 1960/61 finita 9 a 1 per la Juventus.
Nato in una città della provincia di Buenos Aires, proviene da una famiglia di origini italiane, Giulio Sivori nonno paterno è infatti un immigrato di Cavi di Lavagna, mentre la mamma è di origini abruzzesi, questo gli consente di essere naturalizzato italiano. Giovanissimo entra a far parte del River Plate, dove, per la corporatura minuta e la folta chioma, si guadagna il soprannome di El Cabezon, ma anche quello di El gran zurdo (il grande mancino). La squadra nel 1955 vince la Primera Division Argentina, dopo questo primo risultato importante ne seguono altri negli anni a venire. Sivori gioca l’ultima partita con il River Plate il 5 maggio 1957, il suo futuro è in Italia e inizia da Torino. La Juventus paga per il trasferimento 10 milioni di lire, una cifra record per l’epoca. Omar Sivori assieme al gallese John Charles e a Giampiero Boniperti formano uno straordinario trio offensivo, nel 1961 Sivori vince lo scudetto e il Pallone d’Oro. Indossa la maglia bianconera per 257 partite, segna 170 reti, vince 3 scudetti e 3 Coppe Italia. Nel 1965, per via dei forti contrasti con l’allenatore Heriberto Herrera, uomo dalla ferrea disciplina, decide di trasferirsi a Napoli, la squadra partenopea lo paga 70 milioni di lire: quando arriva in città ad accoglierlo una folla festante. Con Josè Altafini forma un’inimitabile e vincente coppia d’ attacco, nel 1966 il Napoli vince la Coppa delle Alpi e si classifica al terzo posto in Campionato. Un brutto infortunio al ginocchi destro nell’estate del 1967, durante una tournée del Napoli in Colombia, lo rende disponibile a fasi alterne, nel dicembre 1968 lascia definitivamente i campi di calcio. Nel 1973 è Commissario tecnico dell’Argentina riesce a far qualificare la squadra ai Campionati mondiali del 1974, ma poco tempo dopo è allontanato dalla guida della Nazionale per divergenze con il presidente della Federazione e per la scarsa simpatia dimostrata nei confronti del Presidente Juan Domingo Peron.
Omar Sivori muore nella sua casa di San Nicolas, chiamata “La Juventus” in onore al club, il 17 febbraio 2005 per un tumore al pancreas.