Csm nomina all’unanimità Caselli al posto di Maddalena
Cambio della guardia alla Procura di Torino: al vertice dell’ufficio arriva Gian Carlo Caselli, 69 anni, che oggi ha ottenuto dal plenum del Csm il “via libera” all’unanimità. Subentra a Marcello Maddalena, costretto ad “abdicare” per effetto della norma che ha introdotto un tetto massimo di otto anni agli incarichi direttivi. Per i due magistrati, in termini di carriera, si tratta di una retrocessione. Caselli era procuratore generale del Piemonte dal 2002 – e sarebbe decaduto solo nel 2010 – mentre il sessantasettenne Maddalena, avendo da tempo ritirato tutte le domande per altre sedi, ha deciso di restare nel capoluogo piemontese come semplice sostituto procuratore (almeno per il momento, perché ora potrebbe candidarsi per il posto lasciato vacante proprio da Caselli). In realtà il passaggio di consegne, dettato da una riforma voluta dal centrodestra e perfezionata dal centrosinistra, avviene nella massima sintonia. Caselli e Maddalena, che sono in magistratura dal 1967 e che per decenni hanno lavorato insieme a Torino, sono grandi amici (“adesso gli renderò più dura la vita quando giochiamo a tennis”, ha scherzato il secondo). Caselli ha sbaragliato un’ampia platea di concorrenti. La riforma dell’ordinamento giudiziario cambierà profondamente il volto della Procura di Torino, con una vera e propria diaspora dei procuratori aggiunto: Maurizio Laudi andrà ad Asti, Bruno Tinti ad Alba (Cuneo), Francesco Saluzzo a Novara. E Raffaele Guariniello, il pm dell’inchiesta ThyssenKrupp, sta meditando di fare domanda per un posto di vicecapo alla Procura di Roma.