Medico ucciso a Venaria
Un delitto passionale. C’è l’amore ossessivo di un artigiano edile per l’ex moglie di 38 anni dietro la morte di Ezio Mollo, 51 anni, il ginecologo di Venaria (Torino) ucciso ieri sera con due colpi di pistola nei pressi della sua abitazione. Il professionista aveva la donna fra le sue pazienti e Maurizio Marcianò, 41 anni, pregiudicato calabrese già affiliato alla ’ndrangheta (arrestato nel ’95, era stato condannato ed aveva finito di scontare la pena in semilibertà nel 2006), era convinto che il medico avesse una storia con la sua donna, sposata quando lei non aveva ancora 17 anni, da cui si era poi separato cinque anni fa. I due hanno tre figli. “È stato un delitto premeditato – ha commentato oggi il procuratore capo di Torino, Marcello Maddalena – Marcianò ha fatto tutto da solo. Si è procurato la pistola, la moto con cui è fuggito e il cambio con un auto. Ha deciso l’omicidio giovedì scorso, quando ha visto Mollo dare un passaggio all’ex moglie che doveva andare dal panettiere”. I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando provinciale e i colleghi della Compagnia di Venaria sono arrivati a lui attraverso alcune testimonianze raccolte negli ambienti di Venaria, dove si era sparsa la voce che Marcianò era accecato dalla gelosia per la presunta relazione amorosa dell’ex moglie. È crollato quando i Carabinieri hanno ritrovato nascosti in sacchetti messi sotto un mucchio di sabbia, di fronte a un magazzino che lui usava, la pistola, gli abiti, i guanti di lattice e il casco usati per l’agguato mortale. “Era solo il mio medico, non il mio amante”, ha sostenuto oggi l’ex moglie di Marcianò, Sabina, commentando la morte di Mollo. “Era una persona generosa – ha aggiunto – che aiutava le sue pazienti. Io avevo bisogno di aiuto perché Maurizio viveva ossessionato dal tradimento”. Tesi sostenuta con forza anche fra i familiari di Mollo. “È stato ucciso da un pazzo – ha detto la vedova, Anna Lenzi – Ezio era un uomo che si caricava dei problemi dei pazienti”.