“Il risparmio, diretto e anche indiretto, è nelle vostre mani, fatene buon uso”. Così il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, si è rivolto ai vertici delle fondazioni bancarie, riunite ad Alba per fare il punto sul loro ruolo in un convegno organizzato dalla Compagnia di San Paolo. “Le fondazioni – ha detto Tremonti – sono economicamente e religiosamente virtuose. Il mondo del credito si sviluppa attraverso le fondazioni con una meccanica eticamente compatibile e coerente con i bisogni dell’economia territoriale. Certe cose troppo forti contengono in sé un limite proprio nella rigidità. Le cose migliori sono quelle più flessibili”. Il ministro dell’Economia ha poi osservato che “la realtà che abbiamo in Italia è positivamente strutturata perché articolata su una pluralità di tecniche, fondazioni, istituzioni e strumenti”. “La fondazione fa la fondazione – ha sottolineato Tremonti – e ha un suo territorio storico, la banca fa la banca. Ma una logica di missione delle fondazioni non dovrebbe essere così ancestralmente legata alla patria, ma dovrebbe essere estesa anche ad altri territori. Io non credo che quello delle macroregioni sia il paradigma ideale di riferimento per le fondazioni”.

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