Torna a splendere il Teatro Carignano
È stata ricreata l’atmosfera del teatro di corte dell’ottocento, una suggestione che coinvolge. È il nuovo teatro Carignano di Torino, completamente restaurato, e che viene riaperto dopo 18 mesi di lavori e una spesa di 14 milioni di euro. Rifatta la torre scenica, i velluti delle poltrone sono come quelli originali, voluti dall’architetto Benedetto Alfieri nel 1700, rimesso a posto il plafone del soffitto tornato all’originale color ocra. Si è intervenuti anche sull’ingresso nell’omonima piazza, proprio davanti al palazzo sede del primo Parlamento Italiano, togliendo la vecchia bussola di legno e sostituendola con una cascata di vetro e acciaio che dà direttamente alla scala della principessa, al foyer e alle sontuose scalinate d’accesso ai palchi. Insomma, chi ricorda il vecchio Carignano oggi non lo riconoscerebbe quasi più, anche se l’effetto bomboniera resta immutato coi marmi lucidi, i legni chiari e gli ottoni. Una vera impresa per Evelina Christillin, la signora delle olimpiadi torinesi, oggi sovrintendente del Teatro Stabile: “Un’impresa olimpica, farcela in 18 mesi e restando nell’ambito del ristretto budget previsto dai tagli alla cultura”. L’inaugurazione in pompa magna lunedì sera con lo Zio Vanja di Anton Cechov.