Con un volume d’affari complessivo di 90 miliardi, il turismo è fra le componenti primarie del pil italiano, ma il settore “figura raramente al centro dell’attenzione delle forze politiche ed economiche del paese”. All’accusa lanciata oggi a Torino dal presidente di Confturismo-Confcommercio Bernabò Bocca, ha risposto il leader del Pd Walter Veltroni, che ha sostenuto la necessità di creare un ministero del Turismo affidato a una personalità di spicco. Ma l’esponente del Pd è stato solo il primo dei politici oggi presenti all’incontro. In serata sono giunti infatti a fornire le loro ricette sul turismo anche i ministri Maurizio Sacconi e Sandro Bondi. Se l’Italia vuole uscire dalla crisi non può rimanere uguale, e uno dei settori in cui il cambiamento deve essere più visibile è proprio quello del turismo. Aprendo i lavori del convegno, che durerà due giorni, Bocca aveva lanciato un appello al mondo della politica. Obiettivo, ottenere una mobilitazione per “fare uscire il settore del turismo da un approccio ingiustamente superficiale”. In serata gli esponenti del governo hanno risposto annunciando le iniziative che saranno messe in campo. Bondi ha sostenuto che “per aumentare i flussi turistici verso l’Italia occorre investire sui musei e sulle aree archeologiche”. “L’Italia – ha detto il ministro dei Beni Culturali – possiede il 70% del patrimonio artistico del mondo, ma fatica a intercettare i flussi turistici internazionali. Uno dei motivi dell’insuccesso è la difficoltà di valorizzare il patrimonio culturale e artistico. Per questo nascerà presso il ministero dei Beni Culturali una nuova direzione generale mirata alla valorizzazione dei musei e delle aree archeologiche”. Sacconi ha dichiarato che alle richieste giunte dal settore “non si risponde dando pesci, ma dando canne per pescare”.

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